Precocemente avviata alla prostituzione dal padre, Alphonsine Plessis arriva a Parigi decisa a conquistare un posto fra i ricchi. Diventa subito l'amante di un giovane conte, ma lo abbandona ben presto per il vecchio e danaroso produttore Stackelberg. Poi lascia il suo protettore e sposa il conte De Perregaux, oppiomane e appassionato dell'Algeria. Partito per l'Africa l'uomo lascia ad Alphonsine, che ha cambiato il suo nome in Marie Duplessis, la più ampia libertà. La donna trasforma allora il suo salotto parigino in un punto d'incontro di gaudenti e dissoluti.